Ho comunicato il mio dubbio al letterato personaggio che l'ha scritta, e siamo convenuti di accomodarla. L'accomodamento non consiste che in levarne affatto le seguenti parole: e di fissarne le regole. La priego non dimenticarsene.
Eccole l'Adriano corretto dall'amico. Nel venturo ordinario le trasmetterò altre opere, ed ella può sicuramente farle imprimere con l'ordine ch'io serbo in trasmetterle, nulla rilevando l'ordine cronologico, con cui sono state scritte, al vantaggio dell'edizione. Mi comandi, e mi creda costantemente.
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A GIUSEPPE BETTINELLI - VENEZIA
Vienna 11 Luglio 1733.
Mi viene questa mattina notizia di Napoli che il Ricciardi stampatore o abbia già terminata o sia per terminar di breve la ristampa di tutte le mie poesie pubblicate fin ora, ma che sia così confusa, trascurata e miserabile, che fa rabbia a tutti i molti amici che io ho colà. Scrivo presentemente a diverse persone, che pubblichino per Napoli la pulita edizione ch'ella è per dare al pubblico; e se V. S. mandasse sollecitamente qualche numero colà di frontespizi, non sarebbe che bene. Almeno l'opera inedita in quella stampa non vi sarà, e poi mille altre circostanze spero che renderanno la sua infinitamente superiore. Attendo sue risposte, e me gli offerisco al solito.
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A MARIANNA BULGARELLI BENTI - ROMA
Vienna 18 luglio 1733.
Viva per mille anni il mio augustissimo padrone, il quale ieri fece pubblicare nel supremo Consiglio di Spagna un suo veramente cesareo decreto, col quale mi conferì la Percettoria, o sia Tesoreria della provincia di Cosenza nel regno di Napoli; ufficio che non si perde che con la vita.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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