Non vi maravigliate del mio buon umore, e, se ne volete saper la cagione, ricordatevi come stanno allegri i galeotti a Civitavecchia. In mezzo a tanti malanni la natura si aiuta quanto può, e si fa il callo al preterito, come le scimmie e i ballerini da corda.
Mille e poi mille riverenze alla gentilissima signora Caterina. Amatemi, comandatemi e credetemi.
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A GIUSEPPE BETTINELLI - VENEZIA
Vienna 3 Ottobre 1733.
Ieri mattina partì alla volta di Venezia la persona a cui in casa di questo signor ambasciatore veneto fu consegnato il rame del ritratto; e le accludo il nome ed il luogo dove capiterà, perché possa V. S. subito ricuperarlo quando sarà giunto. Io non ho saputo come altrimenti con più sollecitudine farlo capitare; e l'assicuro che non ho colpa veruna nella tardanza. Può intanto tener la carta preparata, perché poco dopo la presente dovrebbe giungere. Ed alla fine, perché la cosa riesca bene, non è molto sconcerto ch'ella tardi un poco più a pubblicare il primo tomo. Mi dispiace bene ch'ella abbia stampata la Didone senza ch'io l'abbia fatta rivedere. Non so di quale edizione si serve; ma, se fosse quella di Napoli, che è la prima, vi sono errori considerabili; particolamente in una scena dell'atto secondo fra Didone ed Enea, ch'io non mi ricordo qual sia, vi è un verso che dice Didone: Venghi su gli occhi miei, e deve dire: Vieni sugli occhi miei: se è in tempo, la priego di correggerlo. In avvenire saremo più regolati nel trasmetterle le composizioni corrette. E se questa volta ella ha avuto tardi il settimo dramma, ciò è nato perché non m'immaginavo che volesse includerne tanti nel primo tomo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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