Le grazie ch'io rendo a chiunque abbia per qualche parte conferito a farmi ottenere un sì glorioso vantaggio, sono corrispondenti alla mia confusione: e questa nulla declinando dalle qualità comuni a tutti gli affetti eccessivi, è più capace d'essere immaginata che descritta. Supplico V. S. illustrissima ad esporre in vece mia gli umili miei ed ossequiosi ringraziamenti non meno al nostro degnissimo Console, che agli altri Magistrati ed Accademici, i quali tutti non temerei che avessero a pentirsi mai di questa scelta, ove l'abilità mia eguagliasse in qualche parte la venerazione e riconoscenza che a giustissima ragione loro pubblicamente professo. L'acquisto poi che in tal congiuntura io faccio della pregiabilissima padronanza di V. S. illustrissima è ben da custodirsi con la più gelosa ed attenta cura che altri mai in custodir pregiabil cosa impiegasse; ed io mi studierò di meritarla per quanto alla mia sufficienza è concesso. Mi onori de' suoi veneratissimi comandamenti, e me pieno del più sincero ed ossequioso rispetto creda invariabilmente.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 28 Maggio 1735.
Lavoro come un galeotto, onde al solito non sono di buon umore; ho la bile in moto, e per necessaria conseguenza ho poca voglia di scrivere. Mi volete aiutare a cercare un soggetto per un'altra opera, sì o no? L'ho da incominciar subito terminata quella che sto scrivendo: e per far bene, dovrebbe essere un fatto romano. Farei volentieri il Coriolano, ma quella vecchia b. g. della madre non mi accomoda in teatro.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Console Magistrati Accademici Coriolano
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