Il mio signor Bettinelli è così ragionevole che non disconverrà certamente dalla mia sentenza, e conseguentemente mi crederà scusato abbastanza se non lo servo del componimento richiesto.
Spero che, terminata la ristampa delle mie opere, vi compiacerete di trasmettermene un esemplare, cioè compir quello di cui già ho i primi fogli.
De' miei drammi non se ne pubblicherà alcuno così presto come credevamo. Quello che ho terminato non si reciterà né pure nel giorno di San Carlo, per esser la Corte di nuovo in lutto per la morte del principe Bewern cognato della Maestà dell'imperatrice regnante; onde non saprei sopra di ciò dir cosa positiva a riguardo dell'avvenire. Comandatemi, conservatevi e credetemi.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 15 Ottobre 1735.
Le piogge eccessive hanno trattenute le lettere di quest'ordinario, di maniera che già siamo al mezzogiorno e non si ricevono. Oggi è il giorno di Santa Teresa, nome della maggiore arciduchessa, onde bisogna andare alla Corte, che tuttavia è fuor di città nella Favorita. Dopo pranzo vi è una serenata, non mia; ma pur conviene assistervi per convenienza; onde in tutto il giorno non so se avrò tempo di rispondere a lettera alcuna, ancorché le ricevessi tra poco. Per non lasciarvi senza nuove di me, uso intanto la prevenzione di scrivervi queste due righe.
Mercoledì si replicò la Festa che rappresentarono in musica le serenissime arciduchesse il dì primo ottobre, con tale eccellenza, che gli augustissimi loro genitori, tutti quelli che ebbero l'onore di esservi ammessi, ed io medesimo, benché artefice di tutto, ne fummo visibilmente commossi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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