Vienna 16 Giugno 1736.
Come che il gentilissimo foglio che mi giunge di V. S. illustrissima mi produca il rammarico di non averne ricevuti altri due che ella afferma avermi antecedentemente inviati, non mi cagiona però il rimorso di non aver compiuto il mio indispensabil dovere di risponderle, avendolo io sempre regolarmente fatto, per quanto rigorosamente esamini la mia memoria. Dopo averle dunque rese grazie le più vive per la cortese memoria che di me le piace di conservare e per le frequenti obbligantissime testimonianze che me ne porge, passo all'esecuzione de' suoi comandi. Dopo il Gioas re di Giuda ho scritto tre picciole feste teatrali, che hanno in diverse occasioni rappresentate in musica queste serenissime arciduchesse, e con tale eccellenza che io sono ancora in dubbio se, dopo essere stato scelto all'onore di instruirle in tali rappresentazioni, io debba più insuperbirmi della qualità o dell'arte di così grandi attrici. La prima di esse feste non ha altro titolo che Componimento drammatico che serve d'introduzione ad un ballo cinese, la seconda Le Grazie vendicate, e l'ultima Il Palladio conservato. Oltre di ciò ho scritto due opere, cioè l'Achille in Sciro e il Ciro riconosciuto. La prima di queste fu rappresentata in occasione delle nozze dell'altezza reale del duca di Lorena nello scorso carnevale, né ebbi altro tempo per comporla che diciotto giorni e mezzo; impresa che mi fa ancora spavento, e che non torrò mai più a compire in simiglianti angustie. La seconda si rappresenterà nel venturo agosto per celebrare il giorno natalizio dell'augustissima regnante imperatrice.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Giugno Gioas Giuda Componimento Le Grazie Il Palladio Achille Sciro Ciro Lorena
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