Desidero che lo vediate per conoscere quale impressione sia per farvi. - Non mi parlate più della stampa; non seguita forse? o è tale che non merita che se ne parli? -Abbracciate il signor Domenico, a cui non rispondo a parte, non essendovene materia; ringraziatelo della compiacenza che ha dimostrata nella lettura del Ciro, e voi conservatevi e credetemi.
113
A GIUSEPPE PERONI - ROMA
Vienna 27 Ottobre 1736.
Io vi sono debitore da lungo tempo di risposta ad una vostra cortesissima lettera, nella quale mi deste conto dello stato della famosa lite e delle sollecitudini dell'eminentissimo Gentili per favorirmi in quella. Mi vergogno di aver tardato tanto a farla, ma ho sempre contato su la vostra discretezza, ed ho incaricato sempre mio fratello di scusarmi con voi, dimostrandovi come io mi trovavo oppresso dalle molte occupazioni. Oggi, benché la prossima rappresentazione del mio Temistocle mi tenga eccessivamente occupato, non ho saputo differir di scrivervi, stimolato dal racconto che mi fa mio fratello, che avete ancor voi conferito all'esito felice della suddetta lite, e parlando di quella, e facilitando a lui l'accesso al predetto porporato.
Ve ne rendo vivissime grazie, e desidero le occasioni di poter rendervene il contraccambio. Vorrei, caro amico, esser lungo, ma non è veramente possibile. Credetemi intanto che io, persuaso dell'amor vostro per me, vi amo di tutto cuore, e che sarò perfettamente.
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A GIUSEPPE BETTINELLI - VENEZIA
Vienna 24 Novembre 1736.
Godo che abbiate puntualmente ricevuto il mio Temistocle, al quale auguro in Venezia la sorte che ha incontrata in Vienna.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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