Vi rendo mille grazie de' tomi delle Antichità incamminati insieme con le opere mie in-12, ed al riceverle pagherò la somma che mi commetterete. Quando sia pronto il quarto tomo delle mie opere in-4, io profitterò delle vostre grazie; e terremo lo stesso ordine della volta passata, cioè quindici esemplari se ne indirizzeranno a mio fratello in Roma, e gli altri quindici a me in Vienna, per compire in entrambi i luoghi i corpi imperfetti. Desidero che possiate mandarmi quelli degli augustissimi padroni, senza bisogno d'aver uno degli antichi tomi per mostra, che sarebbe incomodo e difficile. Al signor dottor Benedetti ho risposto l'ordinario scorso: vi prego di rinnovar seco i miei complimenti. Comandatemi, e credetemi.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 9 Dicembre 1736.
Nello scorso ordinario non vi scrissi, perché non ricevei vostre lettere. Sento dalla vostra, che oggi mi giunge, che avrei dovuto riceverne, onde mi avveggio essersi disperse. Qualunque ne sia la cagione, importa poco, né io voglio esaminarla. Il matrimonio del signor Domenico non so quali conseguenze sarà per avere; ma non dubito che, con tanta esperienza di mondo, egli avrà maturamente pensato a' casi suoi; e quando, trasportato da una violenta passione, non avesse esaminato l'affare che superficialmente, non toccherebbe a me altra parte che quella di compatirlo, come suo buon amico. Ognuno erra, e non bisogna usar rigore negli errori degli altri se pretendiamo indulgenza a' nostri. Nel giudicar di voi sono più scrupoloso, e lo sono in eccesso con me medesimo, perché l'amor proprio mi fa desiderar perfezione in quello che mi appartiene; onde mi offende qualunque picciolo fatto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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