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      Prendete un sistema costante, e sia qual più vi piace. Fate miglior uso de' felici talenti e delle erudite notizie delle quali siete provveduto, e credete costantemente che così facendo troverete non solo in me un fratello, ma un amico il più tenero che possiate mai desiderarvi. Nelle sanguinose discussioni fra voi ed il Bulgarelli, io ho dovuto fortificarmi contro la natural passione dalla quale mi sentivo troppo inclinato a pronunciar per voi. Sarò forse stato ingiusto per soverchio timore di divenirlo. Se mai vi avessi fatto torto (che in questo caso di tutto il mio core lo desidero) ve ne dimando scusa, e procurerò di ristorarvene. Del resto amatemi quanto io vi amo, che saremo contenti l'uno dell'altro. Addio.
     
     
     
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      A GIUSEPPE PERONI - ROMA
     
      Vienna 5 Gennaio 1737.
     
      Vi rendo mille grazie delle informazioni che mi avanzate intorno al matrimonio del Bulgarelli, nel quale non prendo altro interesse che quello di amicizia, e non essendo più tempo di dar consigli mi restringo unicamente a desiderarglielo felice. I guai di mio fratello non lasciano di turbarmi. Lo credo afflitto, e non mi dispiace, sperando che queste scosse lo risveglino da una certa sonnolenza che cominciava a divenir letargo. Io l'amo come si deve, l'amo uomo di garbo; e se vorrà esserlo, come può, io mi vanterò della mia tenerezza per lui. In altro caso, caro amico, procurerò di vincere la mia natural passione, e dirò: Curavimus Babylonem, et non est sanata, derelinquamus eam. Spero che non si verrà a questo caso, come priego Iddio.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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