Ma perché l'ultima malattia di cui l'uomo risani è la speranza, io non vi libero ancora dalla vostra promessa, Chi sa che un giorno o l'altro non vi riesca di scoprire qualche tesoro nascosto? Se la Chiesa non ci apre così prontamente il suo materno seno, senza perderla di mira, esaminiamo ancora qualche altra provincia. Persona inferiore a me di grado nella Corte, e non tanto sostenuta dal cesareo gradimento, ha dimandata ed ottenuta una considerabile Signoria decaduta al fisco per mancanza della linea de' possessori. Il caso è fresco: ed io quanto poco posso fondar sul merito mio, altrettanto ho ragion di promettermi dalla clemenza augustissima. Aiutatemi ad approfittarmene. Per quanto abbia sollecitato il nostro Cervellon, non mi è riuscito fin ora di tirargli di bocca qual sia la vacanza che oscuramente mi accennate. La cura di non parer procuratore (carattere che toglie il peso all'espressione) non mi ha permesso che di cercare occasioni lontane per parlar del vostro merito come è ragione. Questo ho io fato più volte: ma (senza adularvi) vi assicuro che non ve n'era bisogno.
Mi auguro che non aspettiate un altro predicator cesareo per consolarmi co' vostri caratteri: vi bacio umilmente le mani, e vi prego ad amarmi ed a credermi.
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A GIUSEPPE GALLI BIBIENA - MANNHEIM
Vienna 12 Novembre 1738.
Se il gentilissimo signor Bibiena mi conoscesse per altro che per le opere mie, non si sarebbe valsuto d'altro stimolo per indurmi a scrivere un dramma che del pregiabilissimo onore di servire a così gran principe e tanto da me profondamente venerato qual è codesto serenissimo Elettore.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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