Questi si torrà il peso di farmelo tenere, ed io frattanto quello di prevenirlo. Ed augurando a me medesimo facoltà, onde meritare alcun suo riveritissimo comando, pieno del più obbligante rispetto mi dichiaro.
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A MATTIA DAMIANI - VOLTERRA
Vienna 29 Novembre 1738.
Lessi con sommo piacere l'egloga filosofica di cui V. S. illustrissima mi fece parte, e ammirai la dolcezza e la venustà con cui Ella tratta materie così malagevoli a spiegarsi anche in prosa. Osservai come procura con la varietà de' metri prevenir la stanchezza de' leggitori, e come si studia di istruire in modo che l'istruzione non senta la cattedra. Me ne rallegro seco, e non aspettava meno da lei. L'unica cosa che mi è paruta poco giustificata è la dottrina di persone così rozze, e la frequenza d'alcuni termini scientifici che avrei voluto più popolarizzati, se è permesso di formarmi questo vocabolo a capriccio. Per altro conosco anch'io che non è facil cosa ciò ch'io dimando, e che ella può produrre esempi molto venerabili in sua difesa. Ma quest'osservazione dee valere a provare l'attenzione mia nel leggere il suo componimento, non già a disapprovarne qualunque menoma parte.
Le rendo grazie dell'obbligante cura nel comunicarmi le sue produzioni, e mi obbligherà sempre che le piacerà di farlo. Non le trasmetto la festa del 28 d'agosto per la strada che ella m'impone, perché, avendola io esperimentata dispendiosissima, non voglio che le accada il medesimo; né la lettura d'un mio componimento stimo convenevole che abbia a costarle tanto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Novembre
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