Per obbligarvi a rispondermi, eccovi una commissione. Scrivetemi se il Bettinelli è vivo, ed informatevi se vuol esser morto per me, ché in tal caso farò cantare una messa di requie per l'anima sua. Egli avea il carico di trasmettermi i tomi che vanno uscendo delle Antichità greche e latine. Giunto sino al tomo 22 si è fermato, non mi scrive più, ed io so che ne son fuori alcuni altri. Di più io sono nella società della ristampa delle Opere del Guarini fatta dal Tumerman a Verona: ne ho avuti due tomi, e non so se sia finita così o se debbano seguitar altri per compiere l'opera. Credo che il caro signor Bettinelli sia meco corrucciato perch'io ricusai d'esser padrino d'un figlio che gli nacque l'anno scorso. Sia ciò che si voglia, vi prego d'informarvi e d'informarmi.
La nostra amicizia soffrirebbe ingiuria s'io ve ne facessi nuove proteste. Datemi occasioni di dimostrarvela; e per qualunque contraria apparenza non lasciate mai di credermi il vostro.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 6 Dicembre 1738.
Ch'io v'abbia sempre amato è una verità che non ha più bisogno di prova, ma che le notizie che ora mi giungono della vostra applicazione e del vostro profitto raddoppino la mia tenerezza non è inutile ch'io vel confessi, perché grato, come vi credo, spero che il desiderio di piacermi vi renda, se non più sollecito, almeno costante nel faticoso ma onorato cammino che avete intrapreso.
Voglia Dio ch'io senta di giorno in giorno accrescersi il credito vostro e che possa vedervi una volta in tale stato, che la mia cura per voi e la vostra attenzione per me siano puri effetti del nostro scambievole amore e non del vostro bisogno.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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