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      Ella sia persuasa che nessuna cosa mi tenta più vivamente che il desiderio d'essere utile agli amici, onde non mi rechi a colpa le circostanze che me l'impediscono. Facil cosa sarebbe l'abbagliarla con un fascio di lettere inefficaci; ma per quanto mi dolga il non essere atto a servirla, a dismisura più mi dorrebbe l'entrare nella misteriosa schiera dei venditori di fumo.
      Ed augurandomi altre più felici opportunità di servirla, pieno di vera stima mi confermo.
     
     
     
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      A STELIO MASTRACA - VENEZIA
     
      Vienna 17 Gennaio 1739.
     
      Oh che maledetto catarro m'è venuto addosso! Son diversi giorni che non mi fa uscir di casa, e mi fa parlar la lingua cartaginese, a segno che la frequenza delle aspirazioni mi ha tutto scorticato il gorgozzule. Con tutto questo tossendo spesso e divotamente bestemmiando rispondo alla carissima vostra del 3 del corrente, e vi ringrazio del consiglio che mi date, di mettermi ora in quattro colpi a sfornare un trattato sul dramma ed un esame delle mie fanfaluche. Una bagatella! Credete voi ch'io abbia la vostra facondia? Non mi conoscete per l'arciconsolo de' cacadubbi? E come può cadervi mai in mente simil paradosso? Questa è cosa da pensarvi su lungo tempo e poi forse forse da non farne altro. Or pensate voi. Ho ordinato la copia dell'ultima serenata che manderò al signor Bettinelli, a condizione che se ne vaglia nella ristampa delle opere mie, ma non a parte. Giacché sono uscite tante impressioni delle opere suddette sempre con l'ordine nel quale si trovano presentemente, io non lo cambierei più. La variazione farà confusione a chi ha fatto memoria locale a questo tal ordine, e la cronologia all'incontro non interesserà che qualche svogliato.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Gennaio Bettinelli