Conservatevi, fate i soliti saluti, e credetemi.
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A MATTIA DAMIANI - PESCIA
Vienna 30 Maggio 1739.
Da un gentilissimo foglio di V. S. illustrissima scritto fin dal 22 d'aprile, ma da me non prima di questa mattina ricevuto, sento con maraviglia che la mia Festa del 28 agosto non le sia pervenuta nelle mani. Io la consegnai al signor conte Alberto d'Althann, col nome di lei, ed a lei scrissi che dovesse ricuperarla o farla ricuperare subito che il granduca fosse in Firenze. Il cavaliere suddetto è gentiluomo di S. A. R. e certamente l'ha sempre seguitata: convien per necessità che le mie lettere si disperdano, e a questo non saprei come trovare rimedio. In questo punto dallo strepito dell'artiglieria che ascolto argomento che sian giunte le AA. LL. RR., ed io sono impaziente d'informarmi dal conte d'Althann come la faccenda è andata.
Non prodighi ella nella lettura degli scritti miei quel tempo che con maggiore profitto può impiegare nella produzione d'altre sue opere, delle quali mi creda giusto estimatore quanto sono pieno di vera stima.
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A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 6 Giugno 1739.
M'affligge veramente la cattiva economia del nostro buon padre, sì perché non pretendo né spero ch'egli cambi carattere, come perché io non mi trovo forze onde sostenere il peso ch'egli mi va ogni giorno aggravando su le spalle. Il rimediare a questo per via di massime astratte sarebbe seminar l'arena: egli converrà della massima generale, ma quando si venga al caso farà sempre il medesimo. Tutto quello che si può fare è andarlo tenendo per le maniche dei saio, come si fa co' fanciulli, ed avvertirlo quando sta per inciampare.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Festa Alberto Althann Firenze Althann Giugno
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