Dite al signor Peroni che non ho ricevuta la risposta dell'amico ch'egli mi accenna; che per l'affare di Centomani mi trovo avergli scritto fin dall'altra settimana alla quale in tutto il resto mi rimetto. Abbracciatelo per me, e non gli parlate delle nuove d'Ungheria, come io non ne parlo con voi. So che vi sorprenderanno, e vi compatisco, ma noi che ignoriamo le cagioni non possiamo giudicar degli effetti. Procurerò di valermi a vostro vantaggio della notizia che mi avanzaste intorno all'agenzia del principe di Bamberga. Saluto tutti di casa, bacio la mano a mio padre, v'abbraccio, e sono.
164
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 5 Novembre 1739.
Non avendo che scrivere, per non lasciar di farlo vi scrivo questo medesimo. Io sto assai bene, e dalla vostra lettera del 21 di ottobre intendo con piacere che a voi non avviene altrimenti. Mi sono compiaciuto delle grate vostre espressioni. Desidero di vedervi in istato di darmene larghe pruove ed avere il contento di ricusarle. In casa riverenze e saluti, al signor Peroni ed a voi mille tenerissimi abbracci. Addio.
165
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 2 Gennaio 1740.
Se vi dispiacciono le lettere brevi, questa fra l'altre non avrà l'onor di piacervi. Che volete che io vi dica? Quando sapete ch'io sto bene e che vi amo, siete informato di tutti gli affari che corrono tra noi. Io non ho quella cacoete epistolaria che per flagello de' galantuomini hanno una quantità di dicitori di niente, e pur qualche volta me la desidero: tanto è vero che la Provvidenza non ha creata cosa alcuna inutile affatto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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