Eseguirò gli ordini suoi con S. E. il signor marchese Bartolommei. E supplicandola intanto a conservarmi il suo amore e ad onorarmi de' suoi venerati comandi, pieno di vera ed ossequiosa stima mi sottoscrivo.
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A MATTIA DAMIANI - PESCIA
Vienna 24 Giugno 1741.
Son persuaso di dovere in gran parte all'interposizione di V. S. illustrissima la condescendenza del nostro degnissimo signor abate Gori nella riforma della nota lettera dedicatoria. Egli mi promette in una sua lettera di voler secondare le mie premure ond'io ne rendo a V. S. illustrissima le dovute grazie, e mi compiaccio che potrò, senza arrossirne tanto, ostentare una pubblica testimonianza dell'amore d'un così distinto letterato. La menzione ch'ella fa della traduzione del signor Casaregi del poemetto De partu Virginis me ne rende avidissimo ed impaziente, tanto più che la dissertazione che l'accompagna esce da miniera così eccellente e sicura.
Se monsignor arcivescovo di Firenze si ritrova ancora costì, e se le cade in acconcio di vederlo o di scrivergli, la supplico di attestargli vivamente la mia ossequiosa riconoscenza per la benignità con la quale si è degnato di commetterle di salutarmi; grazia della quale io sento tutto il peso, conoscendo quanto poco io la meriti. Gli riporti in contraccambio le umane mie riverenze, giacché non ardisco d'offerirgli l'inutile servitù mia a dirittura e senza il sostegno di quel medesimo mediatore che mi ha reso noto a così distinto personaggio.
La priego, quando mai avvenisse che V. S. illustrissima dovesse cambiar residenza, di rendermene informato, perch'io sappia dove dirigerle le mie lettere; e priegandola frattanto ad onorarmi con alcun suo stimatissimo comando, invariabilmente mi confermo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Bartolommei Giugno Gori Casaregi Virginis Firenze
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