Ho fatto proponimento d'esser uomo di garbo ne' mesi freddi: vedrete allora le belle cose ch'io vi scriverò, e come il nostro Giovenale sarà trattato. Intanto per tutti i disegni del caro Bertoli vi scongiuro a non corrucciarvi meco, ed a trattarmi come il vostro Orazio vuol si trattin gli amici chiudendo gli occhi a' loro difetti, o cambiando lor nome: Strabonem appellat poetum pater.
La nostra generosa benefattrice mi ha commesso di dirvi tante cose in suo nome, e tante altre mi ha imposto di pregarvi che diciate alla signora contessa Canale ch'io non so donde incominciare. Non saprei esprimervi la sua impazienza di saper vostre nuove e quanto le sia sensibile questa divisione ch'ella non può figurarsi sì corta come vorrebbe.
Chi sa se vi sarete rammentato di attestare al signor ambasciatore di Venezia ch'io procurai di far loro riverenza partendo da Presburgo? Se non volete una satira in lode fatelo almeno adesso, adornando quest'atto del mio dovuto ossequio con la vostra incomparabile energia.
La carta finisce e la posta pure, onde abbracciandovi con quella tenerezza che la bontà vostra permette al mio vero rispetto vi prego ad amarmi ed a credermi.
181
A LUIGI DI CANALE - VIENNA
Czakathurn 19 Ottobre 1741.
La vostra toscana eloquenza, veneratissimo ed amatissimo mio signor conte, non avea bisogno della lunga apologia con la quale vi è piaciuto di munire la gentilissima vostra lettera del dì 11 dello scorso settembre: io sarei ben contento che molti de' nostri barbassori che ridondano d'unquanchi e quanti e quali s'avvicinassero alla nettezza con la quale partorite i vostri sentimenti senza affogarli tra le fasce come ordinariamente avviene a tutti quei pedanti che non riguardan le cose se non come mezzi ed occasioni per essere spaccio di parole.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Giovenale Bertoli Orazio Strabonem Canale Venezia Presburgo Ottobre
|