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      Non invidio però il vostro soggiorno, poiché le lettere che ci mandate non spirano maggior tranquillità della nostra. Sospiro bene che prendano una volta qualche assetto i pubblici affari perché si possa pensare prudentemente a' privati, non essendovi in verità situazion peggiore che il non averne veruna.
      La nostra eccellentissima ospite in mezzo a tanti disastri che la feriscono negli amici, ne' congiunti, ne' propri figliuoli ed in se medesima, conserva una superiorità inimitabile, e che mi ha fatto più di una volta arrossire. Ella ha da me ascoltate le notizie che vi siete compiaciuto di scrivermi, e vi rende grazie così di quelle come della costante memoria che conservate di lei, protestandosi di corrispondervi esattamente.
      Che fa il nostro onoratissimo signor Bertoli? Che crudeltà è mai questa? Saper quanto io lo ami e lo stimi, e non dirmene parola? È questa omissione perdonabile? In penitenza di sì gran misfatto convien fare a mio nome un lunghissimo, ma rispettoso complimento alla signora contessa di Canale, conviene amarmi il doppio di quello che si è fatto fin ora, e credermi pieno d'ossequio e di tenerezza.
     
      P. S. Auguri innumerabili di felicità per molti anni in occasione del nuovo.
     
     
     
      191
     
      A LUIGI DI CANALE - VIENNA
     
      Czakathurn 26 Gennaio 1742.
     
      Mille e mille grazie all'obbligante veneratissimo mio signor conte, e per avermi scritto e per avermi participato così felici notizie. Le abbiamo anche avute per altre parti, ma per le vostre acquistano anche qualche saporetto di più. La signora contessa d'Althann ve ne professa infinita riconoscenza e mi ha commesso di dir mille cose a suo nome.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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