Se tutto l'anno prosiegue come ha incominciato, non si sazieranno tutti i ghiotti che erano intorno a questo tagliere. Felici voi che siete costì a far gozzoviglia ed a rallegrarvi insieme: noi non possiamo far altro che meditare, poiché l'estrema solitudine e l'assedio de' ghiacci e delle nevi c'impediscono tutte le più allegre azioni della vita. La tentazione di venire a Vienna in me è violentissima, e se il timore delle orribili strade che vi sono sino a Gratz non mi aiutasse a vincerla forse avrei già ceduto. Ad un'altra nuova che mi venga come la passata io parto se dovessi varcare i monti Risei. Quella particolarità di Francfort non mi piace: fatto imperatore il Bavaro, la Francia ha sempre buon giuoco. Qual ombra potrà più farle il nome de' Tedeschi se il capo di questi avrà sempre bisogno di lei per sostenersi? Io non posso ancora persuadermi d'una tal cecità: e per mia consolazione voglio dubitarne finché posso. La signora contessa gode ottima salute, ed io se non posso dir tanto di me, almeno non ho motivo di lagnarmi avendo considerabilmente migliorato in questo soggiorno. Il commendatore Pagani, quando più quando meno, è stato sempre infermo, e lo è tuttavia: ha portata seco la cattiva salute, ed egli procura con la sua savia condotta di peggiorarla per quanto può: ho grandissimo timore che alla fine gli riuscirà d'ammazzarsi dopo averlo molte volte inutilmente tentato. Alla veneratissima signora contessa Canale mille riverenze, al signor Bertoli abbracci senza fine, a tutti quelli che si ricordano di noi ringraziamenti e saluti, ed impaziente di venire a criticare i nuovi disegni che mi defraudano le vostre epistole latine, pieno di rispetto mi confermo.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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