Auguriamoci tempi migliori, e conserviamo intanto gelosamente quel sughero che ci resta, per mantenerci almeno a galla finché passi la tempesta. Faccio riverenza al signor suo fratello ed a lei, e pieno di affetto e di stima mi confermo.
203
A CARLO CAVALLI - RAVENNA
Vienna 5 Gennaio 1743.
Quali grazie renderò io mai all'impareggiabile gentilezza dell'obbligantissimo mio signor marchese Cavalli, che ha voluto darmi con la sua lettera un testimonio della sua tanto da me poco meritata quanto ardentemente desiderata rammentanza? Non bisognava medicina meno efficace per guarirmi in parte dal dolore della sua lontananza, che tuttavia risento e non senza compagni. Mi consola infinitamente il sentire che abbia V. S. illustrissima ritrovato costì numero così considerabile di amatori delle buone lettere. Il commercio di tal gente non può lasciar di occuparla aggradevolmente; ed i suoi cólti e felici talenti non avranno a desiderare e stimolo e teatro. Qui tutto il mondo è immerso ne' piaceri dell'incominciato carnevale. Le commedie, i giuochi, i balli, i ridotti e le maschere sono innumerabili; ed io, benché a seconda del mio genio e dell'età mia e delle mie circostanze non possa approfittarmene, pur sento rallegrarmi dell'allegrezza degli altri. Si diverta ella nella bella Italia, ed in qualche intervallo si rammenti ch'io sono con la più sincera e rispettosa stima.
204
A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
Vienna 18 Marzo 1743.
V'ingannate infinitamente se dubitate che possa avermi dispiaciuto la vostra trasmigrazione nella casa del signor Perrone (come nella carissima vostra del 4 del corrente accennate). Poiché non potevate far cosa che più mi piacesse che riunire le membra sparse.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Gennaio Cavalli Italia Marzo Perrone
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