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      Io confesso la mia; desidero che la fortuna la secondi; e se credete per qualche ragione di dovermi essere grato, studiatevi d'appagarla dal canto vostro: non potrete mai ricompensarmi più generosamente, che meritando quella stima che pure alla fine incominciate ad esigere.
      Sono oltremodo confuso della benigna memoria che di me conserva l'eminentissimo signor cardinal Caraffa: procurate l'occasione per assicurarlo della mia costantissima venerazione e della mia ossequiosissima riconoscenza.
      Non so per qual fortunato accidente abbia io potuto meritare la generosa parzialità di cotesto eccellentissimo signor Senator di Roma. Ho parlato moltissimo delle ammirabili doti che adornano un così illustre personaggio particolarmente con la contessa Coronini, quando ella era in questa Corte; ed ho invidiato, siccome ora invidio voi, quelli che hanno la sorte di avvicinarsegli. Figuratevi quali debbono essere i miei sentimenti dopo avermi voi assicurato della benignità con la quale egli pensa della mia persona. Presentandosi l'opportunità non trascurate di far le mie parti, impiegando in tal uso le più efficaci e rispettose espressioni.
      Date nuove di me al caro signor Peroni, salutate a mio nome tutti di casa, conservatevi, amatemi e credetemi.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 24 Agosto 1743.
     
      La vostra lettera che voi battezzate per errore del 3 di luglio, ed è in effetto del 3 d'agosto, dovea giungermi sabato scorso, ma non mi fu data che lunedì, colpa delle diligenze pestifughe che si fanno per tutto.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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