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      Vi prego di chiamare a parte de' veri miei infiniti rendimenti di grazie cotesto mio non meritato fautore; e vi assicuro che la porzione de' medesimi che tocca a voi crescerà a dismisura, ove, palesandomene il nome, vogliate abilitarmi a determinar la mia presentemente incerta riconoscenza.
      Ho nel tempo medesimo ricevuta una copia del vostro Platone; e, ringraziandovi dell'attentissima memoria, vi priego d'avvisarmene il prezzo, perch'io possa pagare il mio debito.
      Credo che si rappresenterà ben presto in Dresda una mia nuova opera, ed un'altra in questa Corte nel prossimo carnevale, onde, aggiungendo queste a tutto ciò che manca nell'edizione in-4, credo che avreste materiali per un quinto tomo, che sarebbe gratissimo a chi si trova con gli altri quattro. Suggerisco, ma non consiglio. Voi sapete meglio di me ciò che vi convenga. Conservatemi la vostra amicizia e credetemi costantemente.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 2 Novembre 1743.
     
      Spero che, molto prima dell'arrivo di questa, vi avrà lasciato in pace il vostro illepidissimo morbo attico. Se volete seguire il mio avviso, più tosto che divenire snello per via così fastidiosa lasciate pure che pinguis aqualiculus propenso sesquipede extet. E pregate il Cielo come il buon Fiacco pingue pecus domino facias et caetera, praeter ingenium. Alla fin fine una bella pancia, ben organizzata e presentata maestosamente a tempo e luogo, paga sempre con usura di rispetto la picciola fatica di chi la porta. Se non foss'altro che quell'idea d'opulenza che vi muove dovunque comparisce!


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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