La cosa più cara che potete fare a mio riguardo è conservarvi gelosamente la vostra salute, e confermare la ferma speranza, che io vado alimentando, di potere un giorno, ribaciandovi mille volte la mano, ricever da voi in persona la paterna vostra benedizione; della quale supplicandovi intanto, come in tal separazione è permesso, pieno del più rispettoso affetto vi faccio umilissima riverenza.
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A DANIELE FLORIO - UDINE
Vienna 25 Gennaio 1744.
Una prova così obbligante della generosa e parzial memoria che V. S. illustrissima di me conserva, quale appunto il suo preziosissimo foglio del dì 4 del corrente anno, avrebbe bastato per farmi dolcemente insuperbire. Or consideri V. S. illustrissima quanto più violenta ed efficace divenga la tentazione per mezzo de' due bellissimi canti co' quali ha ella celebrate le nozze di questi serenissimi principi. Tali ammirabili frutti del suo felice talento, oltre il piacere che han dritto di produrre in ciascuno tutte le eccellenti opere d'ingegno, solleticano per privata ragione la mia vanità nel dimostrare avverate le sublimi speranze che concepii già molti anni sono di lei, e delle quali sono sempre stato con ciascheduno tenacissimo mallevadore. Onde non mi congratulo meno con me medesimo che con V. S. illustrissima della pubblica giustizia che qui le vien resa: da pochi per conoscenza, e dal resto per autorità. Oh qual sensibil contento avrebbe avuto il povero nostro onoratissimo Bertoli, se avesse potuto ascoltar le lodi che nuovamente ha meritate un amico ch'egli tanto rispettava ed amava!
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Gennaio Bertoli
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