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      Mi ha obbligato, ma non sorpreso, la vostra affettuosa assistenza al mio povero Antigono. Io non aspettavo meno dal vostro buon cuore, la di cui probità io mi vanto d'aver sempre distinta a traverso di quei vaporetti di Fonte Branda che vi han fatto qualche volta dubitare del mio. Quando incomincerete a toccar la lira, non vi dimenticate di me: ma non mi crediate tanto Pirgopolinice che io accetti così francamente quella cattedra poetica alla quale la vostra amicizia mi promuove. È generosità vostra il tenermi ragione di qualche vostro discorso, de' quali il frutto è stato comune: ed io conosco più di voi i vostri felici talenti atti a qualunque volo, se non gli reprimesse di quando in quando la poca fiducia che avete delle vostre forze: infermità per altro alla quale io cerco per me medesimo inutilmente rimedio.
      Oh quanto v'invidio la compagnia del signor Hasse e della sua consorte, coppia veramente adorabile! abbracciateli per me, ed assicurateli tanto della mia quanto io lo sono della loro tenerezza. Ma nell'esecuzione di così piacevole commissione non vi scordate che io v'amo, che vi stimo, che desidero di servirvi e che sono e sarò sempre.
     
     
     
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      A GIUSEPPE BETTINELLI - VENEZIA
     
      Vienna 21 Marzo 1744.
     
      Non so, gentilissimo signor Bettinelli, di quali miei componimenti mi parlate nell'ultima vostra lettera. È verissimo ch'io ho scritto alcune picciole cose per la Corte, ma non essendo queste uscite al pubblico, ch'io sappia, non ho arbitrio di farne parte ad alcuno. Se mi avviserete quali sieno quelle che corrono per Venezia, io vi dirò se son mie; e, poiché già ne corrono copie, io ve ne manderò una corretta.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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