Mi dice il signor conte di Montesanto che mancando al Consiglio la piena notizia che desidera d'alcune circostanze del dritto suddetto della mezza annata, ne ha dimandato informazioni di costì e nel tempo medesimo ha ordinato che si desista frattanto di sollecitarmi al pagamento. Di modo tale che, mentre io procurerò di terminar qui l'affare, ella non sarà costì molestata da cotesto signor commissario. Questo è quanto per ora posso su tal proposito comunicarle, confermandomi con la solita stima.
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A FELICE TRAPASSI - ROMA
Vienna 10 Ottobre 1744.
Benché in gran parte calmata, non ha lasciato d'attristarmi infinitamente la fiera tempesta che ha passato il povero mio fratello. Spero che all'arrivo di questa egli sarà pienamente ristabilito, ma pure a dispetto di questa speranza io non posso esser tranquillo finché non la senta confermata dalle lettere susseguenti: l'arrivo delle quali mi parrà molto più tardo dell'ordinario. Dalla lunga relazione che voi avete avuto la bontà di farmi della infermità di Leopoldo, per quanto mi sia applicato ad esaminarla, non ho avuto talento bastante per indovinarne il nome. Parmi per via d'argomenti di capire che sia stata infiammazione, o minaccia d'infiammazione alla pleura, ma non posso assicurarmene. Sia quel che si voglia pur ch'egli perfettamente risani. Rendo grazie a voi ed a tutti di casa per la tenera cura con la quale mi assicurate ch'egli sia stato assistito: sicurezza che tempera in gran parte l'amara riflessione di non aver potuto adempiere io medesimo questo debito fraterno.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Montesanto Consiglio Ottobre Leopoldo
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