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      Io sto come stavo e sono come sempre il vostro.
      Rispetti e saluti in casa.
     
     
     
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      A FRANCESCO ALGAROTTI - DRESDA
     
      Vienna 7 Maggio 1746.
     
      A dispetto d'una febbretta che chiamano questi signori medici efimera estense depurativa, la quale mi favorisce da tre giorni in qua, non tralascerò di rispondere alla gratissima vostra scritta petrarchevolmente nel giorno che al sol si scoloraro ecc. Circostanza che non mi dispiace perché mi lusinga di qualche specie d'analogia fra la corrispondenza di madonna Laura col Petrarca e quella di voi con me. Duolmi bene che abbiate risentito nella salute l'avvicinamento de' sette gelidi Trioni: ma non dubitate che il vostro amico Apollo, che si va di giorno in giorno accostando, prenderà cura di conservarvi.
      Il signor conte di Canale, tanto sollecito di possedere il cuore degli amici del vostro merito quanto tranquillo sul corso delle sue faccende, è stato lietissimo della vostra memoria, e con molti saluti mi ha commesso ringraziarvene ed abbracciarvi: rimettendo le sue commissioni al quando al come ed al se vi caderà in acconcio, o vi piacerà di eseguirle.
      E la signora contessa d'Althann, ed il suo divino Correggio desiderano che venghiate voi medesimo ad assicurargli della vostra ricordanza, e frattanto la prima mi ha ordinato di rendervi grazie con tutte l'espressioni di stima che vi sono giustamente dovute.
      Non ho nuova letteraria da darvi, se non che l'Arte poetica del nostro Flacco è già quasi affatto travestita. Grazie al Cielo che non è vera la metempsicosi.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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