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      A FRANCESCO ALGAROTTI - DRESDA
     
      Vienna 4 Giugno 1746.
     
      La carissima vostra del 7 maggio, che in questo momento mi vien resa, è la seconda lettera che mi perviene dopo la vostra partenza di Vienna, ed alla prima religiosamente risposi. La tardanza dell'ultima, e la dispersione dell'altra di cui chiedete risposta, sono per me fenomeni inesplicabili. Ma gl'importanti nostri affari non soffriranno perciò gran danno: e se vi è alcun curioso, non ritrarrà gran premio dalla sua poco lecita cura.
      Riferirò al signor conte di Canale il conto che vi piace rendergli della nota commissione: e so che sarà così tenuto a voi dell'opera vostra, come poco sorpreso dell'esito.
      Oltre i soliti miei malannetti, una terzana ostinata mi ha lungamente perseguitato. Credo ormai averla affatto debellata. Conservatevi voi sano, e grato a chi vi ama quanto si può amar l'amabile. Addio.
     
     
     
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      A LEOPOLDO TRAPASSI - ROMA
     
      Vienna 18 Giugno 1746.
     
      Alla vostra del 4 del corrente rispondo congratulandomi con esso voi de' savi sentimenti co' quali avete ricevuto il disgusto della distornata o differita fortuna alla quale aspiravate. Questi son vostri e quella era del caso, che forse ricorrerà di bel nuovo, come io desidero e spero. Pensate intanto alla vostra salute che è il capo principale, e rimettete il resto, come fate, a' decreti della Provvidenza.
      Le mie febbri non son più tornate ed io vado anche respirando di quando in quando da' miei ostinati tormenti di testa e di stomaco. Fra i quali ho fatta per divertirmi una traduzione in verso sciolto della Poetica d'Orazio.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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