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      Ma, poiché la cosa è fatta, io ve ne so buon grado; a condizione per altro che resti a vostro pericolo la taccia che per avventura avreste potuto farmi meritare d'uomo troppo ardito e poco considerato.
      L'edizione delle opere mie la più compiuta è quella del Bettinelli in Venezia in cinque tomi in quarto. Io non le ho fatte stampare, e non ne ho: ragione efficacissima per la quale non ve ne faccio dono. Ma vi do in contraccambio il salubre consiglio di non impiegare così inutilmente il vostro denaro in cose che non meritano tanta cura, particolarmente essendo voi padre di famiglia. E, a proposito di paternità, non vi dimenticate d'informarmi, scrivendo, se la vostra apostasia dal celibato ha fruttato alla Repubblica qualche Filipponcino, che possa pascere un giorno per i campi d'Arcadia il fecondo gregge paterno.
      Ho scritto al signor conte di Canale i vostri complimenti, e non dubito che gli saranno carissimi. E per risparmiare qualche porzioncina della vostra tolleranza per un'altra volta, vi abbraccio e mi confermo.
     
     
     
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      A FRANCESCO ALGAROTTI - DRESDA
     
      Joslowitz 6 Ottobre 1746.
     
      Giunto a pena in Moravia negli ultimi giorni d'agosto pieno della speranza d'abbracciarvi, vi scrissi una lettera nella quale rinnovando gl'inviti della nostra incomparabile contessa d'Althann vi confortava ad accettarli, vi dirigeva perché sapeste il cammino che dovevate tenere, ed inviai da Frain, ove allora eravamo, la lettera al maestro della posta Fratting con ordine di consegnarvela al vostro passaggio.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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