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      Nello scrivere al degnissimo padre Paoli sovvengavi di portargli mille teneri e rispettosi saluti a nome mio: ditegli ch'io gli so buon grado, per la parte che me ne tocca, delle lodevoli sue fatiche con le quali onora la nostra Italia. La signora contessa d'Althann ha gradite all'eccesso l'espressioni ch'io le ho fatte per parte di lui, e mi ha fatto ben comprendere il giusto ed alto pregio in cui lo tiene. Si trova ella presentemente in campagna, ma ritornando in città farà diligente ricerca del manoscritto richiesto. Nella fabbrica che si rinnovò anni sono del suo palazzo, e ne' tumulti di Vienna del 41, fu messa tutta la sua casa sossopra, onde non basterebbe Simonide per rinvenir così subito che che sia. Crede per altro la dama certamente d'averlo, e desidera di rinvenirlo, come si studierà sollecitamente, non solo per far cosa grata a persona per cui ella professa distinta parzialità, ma per conferire in qualche modo al vantaggio ed al piacere del pubblico.
      Non sono informato della ristampa delle opere mie in Olanda; se me ne giungerà qualche notizia, ve ne farò parte.
      Il mio Attilio Regolo dorme, e non so risolvermi ad applicargli quel pocolin di coda che ancor gli manca, tra perché il bisogno non mi ha fin ora costretto e perché fra i languori della mia non perfettamente ristabilita salute ho temuto, come compar Pietro, d'appiccargliela troppo bassa. Se la state mi tratta meglio dell'inverno, ci andrò ripensando.
      Il signor conte Canale vi fa mille saluti, e mille altri ne faccio io alla gentilissima sacerdotessa, a dispetto dello strano piacere che ella avrebbe di vedermi contorcere.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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