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      Il mio possesso in Napoli si proverà sùbito che voi me lo accenniate. Io destinerò persona nella bella Partenope che assisterà dove ed a chi crederete opportuno, quando ne avrò da voi l'avvertimento. Oh se potesse riuscirvi di render nota all'augusta vostra sovrana la lagrimevole istoria mia! piena, come il mondo la prèdica e voi me la descrivete, di clemenza, di generosità e di giustizia, è impossibile che non inclinasse l'animo a consolarmi. Per me, io conterei come affatto nuova la grazia, qualificata da così grande benefattrice. Caderebbero le sue grazie in persona, se non meritevole, cognita almeno, onde non resterebbe certamente occulto questo benefico atto del reale animo suo, da servir per esempio agli altri suoi pari e di consolazione agli oppressi. E se la voce d'una povera cicala di Parnaso, qual io mi sono, potrà giungere sino all'orecchie de' posteri, sapranno i posteri ancora qual pietosa e potente mano ha saputo sostenermi e proteggermi a dispetto di tutti gli sforzi dell'iniqua e capricciosa fortuna.
      E non vi bastano, caro gemello, tante e tante testimonianze che voi mi date dell'amor vostro? Credete necessari anche i doni per rendermene più sicuro! Vainilla, chinchina, estratti amaricanti, pensieri di tabacco... Ma questo è volermi sopraffare in guisa che non mi rimanga speranza di mai più potervi contraccambiare. Intanto comincio ad esser grato con la confessione del debito e coi voti di facoltà per pagarlo.
      La Corte è in un feudo dell'imperatore in Ungheria, e per conseguenza anche madama Fuchs, ed io non la vedrò così presto, perché sono già con gli stivali per trasportarmi in Moravia, dove resterò a godere l'aria autunnale della campagna sino a tutto il venturo ottobre insieme con la nostra degnissima signora contessa d'Althann, parte per consiglio de' medici e parte per l'allettamento di così nobil compagnia.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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