Dovunque si trovi il personaggio di condizione superiore, sarà sempre nel luogo più degno, sol che preceda all'inferiore d'un picciol passo; contrassegno meno equivoco di maggioranza che la nostra mano, di cui ha variato e varia la dignità a capriccio de' secoli e delle nazioni. Su questi principii, a dispetto degli invecchiati errori del nostro teatro italiano, ho fatto io regolar sempre l'esecuzione de' miei drammi, e specialmente del Demofoonte, come si potrà costì riconoscere in un ristretto piano ch'io ne trasmisi richiesto a cotesto signor abate Pasquini non sono ancora molti giorni. Per altro siccome è certissimo che d'importanza e di merito sovrasta considerabilmente la prima parte di Dircea alla seconda di Creusa, è altresì indubitato che non conoscendosi la prima, né essendo da altri conosciuta per figliuola di Demofoonte sino al termine del dramma, deve alla seconda per legge di verisimile imitazione tutti quegli esteriori segni di rispetto che sono dovuti da persone di privata ad altre di real condizione.
Mi auguro che la prontezza di così pericolosa ubbidienza mi procuri almeno da V. S. illustrissima il prezioso contraccambio della venerata sua padronanza, della quale vivamente supplicandola, pieno intanto di ossequio e di rispetto incomincio a protestarmi.
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A GIOVANNI ADOLFO HASSE - DRESDA
Vienna 21 Febbraio 1748.
Mi congratulo, amatissimo signor Hasse, e con voi e con l'impareggiabile vostra gentilissima consorte, ma non già de' meritati applausi, coi quali ha resa costì giustizia alla eccellenza d'entrambi la pubblica ammirazione al comparire in iscena il mio Demofoonte; dovete aver voi così incallite le orecchie al dolce suono della lode, che lo credo ormai inefficace a solleticarvi.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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