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A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - DRESDA
Vienna 2 Marzo 1748.
Mi perviene questa mattina una brevissima vostra lettera data di Dresda il dì 9 dello scorso febbraio. Mi davate avviso in essa ch'io sarei sollecitato per ordine sovrano a pronunciar sentenza definitiva su la nota disputa teatrale. Essendomi pervenute regolarmente tutte le altre vostre lettere, non so s'io debba creder misteriosa la tardanza di questa. Sia quel che si voglia, io ho deciso, come era giusto, a favor vostro, siccome a quest'ora dovete aver pienamente compreso. E l'affare non merita più lunga discussione.
Il signor Walther mi ha fatto capitare un esemplare di Boileau insieme con una sua lettera nella quale mi sollecita ad accettarlo in dono. Questo non può assolutamente essere, avendolo io dimandato; onde vi prego di pagargliene a conto mio il giusto prezzo e scrivermi qual cammino io debba tenere per rimborsarvene. Non adempiendosi queste condizioni così a riguardo vostro che suo, il Boileau tornerà donde è partito, siccome è giusto e ragionevole.
Eccovi poi il mio parere su questa edizione, che mi vien proposta per modello di quella delle opere mie. La carta è bianca e liscia, ma così enormemente snervata e senza corpo, che ad ogni foglio ch'abbia a voltarsi convien fare un atto di contrizione per lo spavento di lacerarlo. Il carattere del testo è bello e netto, ma un poco troppo picciolo; ed in fatti stanca; e per versi italiani, che non son così lunghi come i francesi, potrebbe ben esser più grandetto.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Marzo Dresda Walther Boileau Boileau
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