Amatemi intanto, come io costantemente vi amo, e credetemi sempre.
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A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - DRESDA
Vienna 29 Giugno 1748.
Ho veduto i saggi dal signor Walther a voi e da voi a me comunicati. E per far bene dovrebbe terminar qui la risposta. Ma, se volete impinguarla, potrete dire ch'io sono occupatissimo, e che non posso assolutamente disporre di me né promettere l'ozio che sarebbe necessario a secondar la generosa parzialità di cotesto signor Walther, a cui per altro vi prego di ricordar sovente la mia proporzionata riconoscenza.
Sappiate che la Semiramide va alle stelle, mercé l'eccellenza della compagnia e la magnificenza delle decorazioni, a dispetto d'una musica arcivandalica insopportabile. La Tesi recita in modo che ha sorpreso me, non che tutta l'umanità di Vienna dell'uno e dell'altro sesso. Venturino ed Amorevoli rapiscono. Monticelli si fa ammirare. Lenzi e la Travaglini fanno cose impossibili. In somma è uno de' più magnifici spettacoli che possan presentarsi ad un sovrano. Le matrone le più rigide, i ministri, i prelati più carichi d'anni e di merito sono gli spettatori più frequenti e più parziali.
Che fa cotesto degnissimo nostro monsignor nunzio? Datemene, vi prego, felici nuove, e non trascurate di tenergli presente la mia venerazione. Voi conservatevi, amatemi, e credetemi.
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ALLA CONTESSA DI SANGRO - NAPOLI
Vienna 10 Agosto 1748.
Quanto più giusto conosco il dolore che vivamente Vostra Eccellenza esprime nell'ultimo suo veneratissimo foglio del 13 di luglio, tanto meno mi sento valore per intraprendere di consolarla.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Giugno Walther Walther Semiramide Tesi Vienna Amorevoli Travaglini Agosto Vostra Eccellenza
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