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      Il conte Luzan vive, e non si dispera ancor d'andarlo conservando, avendo superata una così fiera tempesta. Egli e tutta la sua famiglia s'inchinano all'Eccellenza Vostra.
      Don Nicola e tutto il popolato suo nido si raccomandano al suo patrocinio. Ed io con la solita rispettosa osservanza sono.
     
     
     
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      A TOMMASO FILIPPONI - TORINO
     
      Vienna 11 Gennaio 1749.
     
      Vi scrivo in fretta queste due righe a dispetto dell'angustia del tempo in cui mi trovo, a cagione d'un concorso d'occupazioni inevitabili, ancorché di nessun valore; e vi scrivo unicamente per abbracciarvi e dirvi che la sospirata pelliccia è già da qualche giorno in viaggio per Milano, col bagaglio di questo signor conte Pallavicini che lo seguiterà ben tosto. Essa è diretta al signor Rainoldi in quella città, ed egli avrà cura di farle proseguire il suo cammino a cotesta. Il signor conte Canale, che vi saluta, ha creduto servir bene e voi e cotesto cavaliere che vuol valersene, non avventurandola alla prima opportunità. Voi dovete tutto alla sua cura; e a me non altro che l'impazienza d'ubbidirvi. Mille cose alla gentilissima sacerdotessa e voi amate.
     
     
     
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      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - DRESDA
     
      Vienna 25 Gennaio 1749.
     
      Mentre mi preparavo a rispondere al carissimo vostro foglio del 13 del corrente, dal segretario di legazione di cotesta real Corte mi vien mandato un piego con altra vostra del 17 ed aggiunte ad essa due leggiadre cantate, Lavinia e Didone, una ingegnosa e vezzosissima risposta al mio Pentimento, a Nice e due vostre serenate.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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