Voi, caro gemello, che, mercé la singolarità della quale la Provvidenza vi ha fornito, avete l'invidiabil sorte d'appressarvi al suo trono, imploratemi un patrocinio così grande, e fate che, siccome giungono fino a me le lodi di tante sue adorabili qualità reali, giungano ancora a sollevarmi i sovrani influssi della benefica sua clemenza.
Il mio naso e la mia salute vi sono sensibilmente riconoscenti del pensiero che avete di loro. Dovrebbero per gratitudine impiegarsi entrambi a servirvi, ma confesso che sono assai imbrogliato a far uso del primo in cosa di vostro piacere. Aspettate: lo caricarò d'un gran paio d'occhiali ogni volta che vi scrivo, benché fin ora io non ne abbia bisogno.
Tutte le dame salutate vi risalutano, ma con particolarità la degnissima contessa d'Althann. La povera contessa di Fuchs sta ancora combattendo con un mortal catarro che l'avea ridotta agli estremi: per ora la sua vita è assicurata, ma la convalescenza sarà lunga. Orsù, vi ho seccato abbastanza: amatemi, ché lo merita in giusto contraccambio la stima l'amicizia e la tenerezza che conserverà eternamente per voi il vostro fedelissimo.
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A LUIGI LOCATELLI - GENOVA
Vienna 8 Marzo 1749.
Non v'è più giusto risentimento di quello che nasce in V. S. illustrissima dal vedersi defraudar la gloria de' propri sudori, né premura più commendabile che quella di riacquistarla. Non è mio solamente, ma comun interesse d'ogni scrittore l'entrar seco a parte e dell'uno e dell'altra, ond'eccomi prontissimo a pubblicar, quante volte le piaccia, ch'io non ho mai né scritto né pensato il componimento intitolato La via della Croce, a cui, secondo quello si compiace avvisarmi, attribuisce il mio nome lo stampatore bolognese.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Provvidenza Althann Fuchs Marzo Croce
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