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      Io sono così poco reo di questo furto, che, avendolo ignorato finora, sono esente fin dalla compiacenza alla quale avrebbe potuto sedurmi un error che mi onora. So per altro buon grado a chi mi ha procurato per questo, benché obliquo cammino, l'acquisto della sua amicizia. La prego di somministrarmi occasioni di meritarla, e a credermi intanto.
     
     
     
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      A GIAN LUCA PALLAVICINI - MILANO
     
      Vienna 14 Marzo 1749.
     
      Il benefico genio dell'Eccellenza Vostra vince d'impazienza anche l'altrui bisogno. Meditavo mercordì scorso qualche modesta espressione onde rammentare a Vostra Eccellenza l'affare del mio assegnamento in Milano, quando il signor conte di Cervellon con eccesso d'affettuosa premura venne inaspettatamente a casa mia a mostrarmi il mio nome impresso nel nuovo regolamento di cotesto Stato; e non solo secondati i miei voti, ma prevenute le mie speranze. La mia necessità di quest'annuo sussidio, l'averlo in vano così lungo tempo sospirato, e la qualità ch'esso acquista nell'essermi procurato dall'Eccellenza Vostra sono più giuste misure della mia ossequiosa riconoscenza, che qualunque espressione onde io sapessi mai valermi per esagerarla. Per gloria dell'augustissima nostra sovrana, per soddisfazione del generoso animo di Vostra Eccellenza e per comodo nostro prego il Cielo che conservi e che aumenti fra le sue mani l'invidiabile facoltà di beneficar altrui. La supplico di conservarmi l'autorevole suo patrocinio per decoro almeno del suo giudizio, dichiarato abbastanza nelle distinte grazie che si degna compatirmi; e pieno di riconoscenza e di rispetto sono.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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