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      Voi mi conoscete e lo crederete, ma non basta. Bisogna che siate sicuro che lo credano i protettori, la favorevole opinione de' quali a mio riguardo io stimo assai più che le ricchezze di Creso. Ed esaminate finalmente se a tenore delle vostre notizie possa incontrar repugnanza cotesta Corte ad intraprendere per beneficarmi un impegno efficace con quella di Napoli. Se quest'esame vi dispone al voto negativo, tacete, non parlate dell'affare ed io vi terrò conto del consiglio. Se poi v'induce all'affermativa, eccovi mio commissario.
      Andate in tal caso per me a' piedi di cotesti reali principi, esponete il mio affare ed il mio bisogno: imploratemi il loro patrocinio: procuratemi per mezzo loro anche quello e del re e della regina; chiamate in aiuto l'assistenza ed il consiglio dell'eccellentissimo signor conte di Wackherbart: sollecitate le raccomandazioni, le quali quanto più tardano meno divengono efficaci: camminate, parlate, pregate, scrivete e fate in somma per me tutto quello ch'io farei per voi in circostanza somigliante.
      Non ho oggi vostre lettere; mi lusingo che la vostra salute non abbia parte in questa mancanza. Conservatevi ed amatemi così incomodo com'io vi sono, perché sono altrettanto.
     
     
     
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      A GIOVANNI CLAUDIO PASQUINI - DRESDA
     
      Vienna 22 Marzo 1749.
     
      Con la gratissima vostra del 10 del corrente concorde a quella del caro nostro Venturini, sono assicurato della generosa e benigna accoglienza che ha ricevuta dall'A. R. il principe elettorale il mio pellegrino Regolo. Io non dubitava delle sovrane sue grazie, ma confesso che mi fa sempre un dolce solletico ogni lettera che me ne assicura, poiché oltre la venerazione, la riverenza e l'ossequio dovuto a personaggio collocato dalla somma sapienza in grado così eminente, io mi sento veramente per lui (dopo ch'ebbi l'invidiabil sorte di presentarmegli in Vienna) un certo moto interno che chiamerei amore, se io sapessi accordare questa voce col rispetto, così bene nelle mie lettere come lo so fare nel mio cuore.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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