Su fondamenti così solidi io mi credo autorizzato a fabbricar grandi speranze; e quando queste non sussistessero, mi rimarrà sempre la gloriosa rimembranza d'una clemenza che tanto mi onora. Vi prego, caro abate, in qualche destro momento di far presente a cotesto mio real protettore di quanto accrescano e la profonda mia venerazione e il mio ossequioso attaccamento le grazie di cui mi va generosamente ricolmando. Né trascurate d'attestare all'eccellentissimo signor conte Wackherbart quant'io mi riconosca a lui debitore della real propensione procuratami dalla sua. Io non dubito che l'esempio sarà l'opposizione che si farà: ma appunto per questo ho accennato nella mia memoria diverse vie d'evitarlo; mettendo sempre in conto la protezione che imploro per far risolvere la Corte di Napoli a voler far uso di alcuna di quelle vie che possono consolarmi, lasciando sempre illesa la massima che colà si è stabilita.
Vorrei sentir più solleciti i progressi della vostra salute; nulladimeno io perdonerò loro la lentezza purché venga ricompensata da altrettanta solidità.
I miei ossequiosi rispetti a cotesto degnissimo monsignor nunzio. A voi mille abbracci, e sono sempre.
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AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 10 Maggio 1749.
Poche cose possono avvenirmi che più giustamente lusinghino la mia vanità e soddisfino la mia impazienza che il vedermi fra le mani un veneratissimo foglio di Vostra Eccellenza, ripieno di nuovi argomenti della continuazione di quella generosa sua parzialità a mio riguardo, che è stata sempre e fondamento ed oggetto della mia ambizione e de' voti miei.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Wackherbart Corte Napoli Vostra Eccellenza
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