Pagina (388/1548)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Su fondamenti così solidi io mi credo autorizzato a fabbricar grandi speranze; e quando queste non sussistessero, mi rimarrà sempre la gloriosa rimembranza d'una clemenza che tanto mi onora. Vi prego, caro abate, in qualche destro momento di far presente a cotesto mio real protettore di quanto accrescano e la profonda mia venerazione e il mio ossequioso attaccamento le grazie di cui mi va generosamente ricolmando. Né trascurate d'attestare all'eccellentissimo signor conte Wackherbart quant'io mi riconosca a lui debitore della real propensione procuratami dalla sua. Io non dubito che l'esempio sarà l'opposizione che si farà: ma appunto per questo ho accennato nella mia memoria diverse vie d'evitarlo; mettendo sempre in conto la protezione che imploro per far risolvere la Corte di Napoli a voler far uso di alcuna di quelle vie che possono consolarmi, lasciando sempre illesa la massima che colà si è stabilita.
      Vorrei sentir più solleciti i progressi della vostra salute; nulladimeno io perdonerò loro la lentezza purché venga ricompensata da altrettanta solidità.
      I miei ossequiosi rispetti a cotesto degnissimo monsignor nunzio. A voi mille abbracci, e sono sempre.
     
     
     
      311
     
      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 10 Maggio 1749.
     
      Poche cose possono avvenirmi che più giustamente lusinghino la mia vanità e soddisfino la mia impazienza che il vedermi fra le mani un veneratissimo foglio di Vostra Eccellenza, ripieno di nuovi argomenti della continuazione di quella generosa sua parzialità a mio riguardo, che è stata sempre e fondamento ed oggetto della mia ambizione e de' voti miei.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Wackherbart Corte Napoli Vostra Eccellenza