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      Qualunque di queste cose sia per veder la luce, verrà a renderle omaggio con la dovuta sollecitudine.
      Caffariello mi riferì le grazie di Vostra Eccellenza ma è difficilissimo il definire il suo incontro. La prima sera o per colpa dell'abito che prevenne svantaggiosamente l'udienza, o delle sue fauci non ancora ogni giorno ubbidienti, o per alcune volate ed acuti presi con troppa violenza dispiacque a tutti. Egli asserì che si trovò avvilito dalla presenza de' sovrani che erano in una loggia vicina alle scene. Ma in seguito ha ricuperato il suo credito con una considerabil parte della città, che l'esalta sopra qualunque musico. E vi sono liti implacabili fra questi e gli altri che sostengono il giudizio formatone la prima sera.
      Supplico l'Eccellenza Vostra di far presente al degnissimo signor principe suo consorte il mio costantissimo rispetto ed a credermi col solito riverente ossequio.
     
     
     
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      AD AURELIO MANSI - LUCCA
     
      Vienna 14 Maggio 1749.
     
      Non so, riveritissimo signor marchese, con qual coscienza si crede ella permesso l'uso di certi onnipotenti scongiuri che violentano l'arbitrio de' galantuomini. Confesso ch'io la credeva molto miglior cristiano: basta, per questa volta la Farmaceutica è riuscita. Eccole il duetto a dispetto di tutti gli acidi, di tutti i flati, di tutti gli stiramenti di nervi, di tanti e tanti propositi; ma non si fidi dell'esempio. Or ch'io so da qual piede ella zoppica, mi caricherò in guisa tale di reliquie, che non potrà scuotermi se fosse il mago Ismeno o la fata Morgana.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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