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      Hanno ben ragione quei numi che vi favoriscono e che vi riguardano come degno del loro amore. Addio, caro gemello. Se mi foste vicino leggereste meglio nella mia faccia di quello che potete nelle mie lettere il trasporto di tenerezza e di gratitudine che mi ha cagionato questo nuovo argomento del vostro non mascherato affetto: trasporto che non dipende punto dall'esito dell'affare, ma dalle vostre oneste amiche e generose operazioni. Per le quali io sarò eternamente il vostro fedelissimo.
     
     
     
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      AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
     
      Vienna 5 luglio 1749.
     
      All'umanissimo foglio di Vostra Eccellenza del 10 di giugno, ripieno al solito di nuove confermazioni della parziale sua generosa propensione a mio vantaggio, non aspetti ch'io risponda con un lungo rendimento di grazie. Io sono così superbo del suo favore, che per economia di modestia convien che mi trattenga parcamente su questa seduttrice compiacenza. A traverso di tutte le più umili proteste si travederebbe troppo la mia vanità mascherata. Spiegherò con minor rischio la situazione dell'animo mio ristringendomi ad assicurarla ch'io conosco perfettamente il valore delle sue grazie: e che non ignoro totalmente me stesso.
      In contraccambio delle novelle armoniche che si compiace l'Eccellenza Vostra comunicarmi del nostro amabile Monticelli, io gliene renderò una bellicosa di questo valoroso Caffariello, che con pubblica ammirazione ha dimostrato pochi giorni sono non esser egli meno atto agli studi di Marte che a quelli d'Apollo.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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