Vi sono sensibilmente tenuto per le premure vostre a mio vantaggio, e come argomenti dell'amor vostro mi sono carissime. Per altro, in questo genere di cui si tratta voi sapete ch'io sono Don Chisciotte per temperamento e per massima, e che amo assai più essere affatto negletto che poco degnamente, come per lo più avviene, considerato.
Se avete canali per i quali far pervenire alla principessa elettorale di Sassonia, quanto io sia superbo e confuso delle reali sue grazie, fatelo con tutta la pasquiniana energia.
Addio, ché parte il messaggero. Amatemi, conservatevi e credetemi.
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AD ADOLFO HASSE - DRESDA
Joslowitz 20 Ottobre 1749.
Dal dì ch'io son partito da Vienna il mio amatissimo monsieur Hasse mi sta sul cuore, ma non ho potuto finora esser suo, perché in questo affaccendatissimo ozio in cui mi trovo io sono appena mio quando dormo. Le passeggiate, le cacce, la musica, il giuoco, le cicalate c'impiegano di maniera che non resta un momento agli usi privati, senza defraudarlo alla società. Ciò non ostante io non so più contrastar col rimorso d'avervi negletto oltre il dovere, ed eccomi ad ubbidirvi.
Ma che cosa vi dirò mai che voi non abbiate pensata! Dopo tante illustri pruove di sapere, di giudizio, di grazia, d'espressioni, di fecondità e destrezza, con le quali avete voi solo finora interrotto l'intiero possesso del primato armonico alla nostra nazione, dopo aver voi, con le vostre note seduttrici, inspirata a tanti e tanti componimenti poetici quell'anima e quella vita, delle quali gli autori loro non avean saputo fornirgli, quali lumi, quali avvenimenti, quali direzioni pretendete mai ch'io vi somministri? se ho da dirvi cosa in questo genere, che voi non sappiate, la mia lettera è finita; se poi m'invitate a trattenermi ragionando con voi, sa Dio quando potrò ridurmi a terminarla.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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Don Chisciotte Sassonia Ottobre Vienna Hasse Dio
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