Comincia a poco a poco a conoscerla, ma per mancanza di misura va molto lontano dal segno; pure nella sua breve dimora in Roma, se non giunge ad acquistar la virtù romana, perviene almeno a saper invidiar chi la possiede.
La passion dominante d'Attilia è la tenerezza per il suo padre, alla quale pospone Roma medesima, non che l'amante, convinta dall'autorità e dall'esempio. Adotta finalmente anch'essa i sentimenti paterni, ma alla pruova di quella fermezza, ch'ella vorrebbe pure imitare, si risente visibilmente della delicatezza del sesso.
In Barce io mi sono figurato una bella, vezzosa e vivace Africana. Il suo temperamento, qualità propria della nazione, è amoroso, la sua tenerezza è Amilcare, e da quello e da questa prendono unicamente moto tutti i suoi timori, tutte le sue speranze, i pensieri tutti e tutte le cure sue: è più tenace del suo amante medesimo della morale africana, non solo non aspira al par di quello ad imbeversi delle magnifiche idee di gloria che osserva in Roma, ma è molto grata agli dei che l'abbiano così ben preservata da quel contagio.
Queste sono in generale le fisonomie che io mi era proposto di ritrarre. Ma voi sapete che il pennello non va sempre fedelmente su le tracce della mente. Or tocca a voi, non meno eccellente artefice che perfetto amico, l'abbigliare con tal maestria i miei personaggi che, se non da' tratti del volto, dagli ornamenti almeno e dalle vesti siano distintamente riconosciuti.
Per venire poi, come voi desiderate, a qualche particolare, vi parlerò de' recitativi che, secondo me, possono essere animati dagl'istrumenti; ma io non pretendo accennandoveli di limitare la vostra libertà. Dove il mio concorre col voto vostro, vaglia per determinarvi; ma dove siete da me discorde non cambiate parere per compiacenza.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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