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      Egli mi ha sorpreso. Ho trovato in lui tutta l'armonia del Sassone, tutta la grazia tutta l'espressione e tutta la fecondità di Vinci. Presentemente è corso a Venezia a mettere in iscena il mio Ciro, e torna subito in Vienna per far l'istesso servizio alla Didone: oltre di che è fermato per l'anno venturo a comporre due opere per questo teatro. Voi ne avrete certamente notizie altronde, ma è bene che ne sappiate anche il mio voto. Mi pare ch'egli desideri di farsi sentire in Spagna. Se mai vi occorre, io vi assicuro che vi farà onore. Egli verrà, se lo volete, per un anno o per due: oltre le sue opere che farà di nuovo, non avrà difficoltà d'accomodar quelle opere vecchie che vorrete: e, se vi trovaste più comodo a farlo scrivere e mandare le sue composizioni, come si è fatto con Leo, accetterà parimente il partito. In somma è pasta da dargli quella forma che si vuole. Fate uso della notizia, che non è raccomandazione, e non esigge risposta ostensibile.
      Addio, caro gemello, non ne posso più per oggi. Amatemi ch'io sarò ostinatamente.
     
      LICENZA
     
      Reggia del Sole.
     
      Apollo e le Muse.
      ApolloDunque per voi degg'io
      Sempre, o Muse, arrossir? Ogn'or presentiPur dell'inclita Esperia avete i numi!
      Pur degli influssi loroI benefici effetti
      Provate tutto dì! Pur me vedeteSotto gli auspìci iberi
      Porre il freno e ritôrlo a' miei destrieri!
      Quel che per man di questi numi istessiGran nodo oggi si stringe
      Ignorar non potete. I nomi i pregiDi Vittorio e Maria
      Dagli opposti del mondo ultimi lidiUdite risonar: materia a' carmi


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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