V'apprestano le tanteRegie loro virtù: tante speranze
Vi son stimolo all'opra: all'opra illustreIl Manzanare, il Po, la Terra, il Cielo,
Ogni ragione, ogni dover vi guida:
E voi qui state a favellar d'Armida?
Ah dell'error pentiteCangiate ormai pensieri:
Alle mie voci uniteLe vostre voci ancor.
CoroCantiam co' numi iberi
Gli eccelsi sposi ognor.
ApolloCrescano a gara intanto
I lor felici imperi:
Più bella al nostro cantoTorni l'età dell'òr.
CoroCantiam co' numi iberi
Gli eccelsi sposi ognor.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
Vienna 3 Dicembre 1749.
Eravate così sdegnato contro il soggiorno claustrale chiamato villeggiatura, dove vi avea còlto il vostro mal di gola, quando scriveste l'ultima lettera a me diretta, che non avete né pur nominato nella data né il luogo né il giorno in cui scriveste. Prego Dio che non vi succeda lo stesso nel far la soprascritta a qualche lettera per me, perché allora potrei aspettarla sino al dì del giudizio.
Sono impazientissimo di sentir la vostra gola ridotta in pristinum e spero che voi non me ne ritardarete la notizia, per trarmi subito che potete dalla sollecitudine nella quale mi avete posto. Caro gemello, l'infermità è incomoda, ed io vi compatisco. Ma, sia detto con vostra pace, è molto giusto che per quae quis peccat per haec et puniatur. Sa Dio a quanti e quanti peccati han dato motivo le stregonerie della vostra gola; onde un poco di castigo non le sta poi tanto male.
Mi piace sommamente che vi siate persuaso di differire la spedizione de' cavalli; non solo perché la prudenza il richiede, ma perché così acquistiamo tempo per trattar la compra con questo principe di Liechtenstein: il quale, per farmi sbattezzare, si è ostinato a non volere vendere scompagnati né gli otto cavalli che sono qui in Vienna, né i nove che ho fatti visitare in campagna dal mio Altfatter.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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