Questo buon principe è mio particolar padrone, ed io lo vedo assai spesso; ma, conoscendone io il naturale, ho stimato opportuno di non parlargliene mai di faccia a faccia e lasciar che tratti seco il mercante, che ha già conclusi con lui altri contratti, ed ha per ridurlo alla ragione tutta quella necessaria pazienza che forse mancherebbe a me. Sospiro ch'ei ne venga a capo; ma per ora non posso dirvi di più, se non che replicarvi che io impiego ed impiegherò per ben servirvi tutta quella diligenza che non impiegherei certamente in un affare proprio. Voi mi conoscete, e so che lo credete.
Io ho fatto far mostre e disegni, ma non ho fatto ancora metter mano all'opera per gli ordinati fornimenti: in primo luogo perché, non sapendo ancora sin dove possa salire la compra de' cavalli e l'enormi spese del viaggio, io non vorrei, concludendosi il contratto, trovarmi senza il denaro necessario al verbo principale: ed in secondo luogo perché riusciranno molto più adatti i fornimenti, quando si sappia positivamente la statura e la forma de' cavalli per i quali debbono servire.
Quando si porrà mano a' fornimenti suddetti, ordinerò anche il paio che desidera il cavaliere vostro amico; provederò le pelli, e farò partir tutto insieme per la via di Trieste siccome voi m'avvertite.
A proposito di Trieste, in quest'ordinario ho avviso esser colà giunta la cassetta col tabacco. Il mio naso è nella maggiore impazienza.
La Ceriffa Tesi ha impegno che vi sia raccomandato un certo Ranieri Collini segretario dell'abate Vernaccini, e vuol ch'io faccia questo mestiere.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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