Mi basta che diciate che ve n'ho scritto, per altro io non conosco questo prossimo.
Il conte Niccolò Esterhazy, che verrà costì ambasciatore o ministro della nostra Corte, dice esser vostro amico, e vuole ch'io vi scriva tenerezze a suo nome; fra le altre, ch'egli è impaziente di abbracciarvi. Se vi fosse più carta, vi farei una litania di saluti; ma, non essendovi, contentatevi di quelli della contessa d'Althann.
Addio, caro gemello, e sono.
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AD ANNA FRANCESCA PIGNATELLI DI BELMONTE - NAPOLI
Vienna 13 Dicembre 1749.
Preceduto dal proprio credito, accompagnato dalla autorevole approvazione dell'Eccellenza Vostra e creditore a riguardo mio dell'onore ch'egli mi ha procurato di così venerati caratteri, giunse la notte precedente al dì 8 del corrente in Vienna il signor don David Perez; e fu poche ore dopo a recarmi i sospirati comandi di Vostra Eccellenza. Il numero de' titoli per i quali sono impaziente di non essergli inutile, mi fanno sentir più del solito la mia insufficienza. Mi studierò d'opporre a questa la più attenta premura: dalla quale, se non ritrarrà vantaggi il suo raccomandato, sarà almeno evidentemente convinto del mio fervore nel procurargliene.
Nel giorno natalizio del nostro augustissimo principe andò in iscena in questo teatro la mia Didone, ornata d'una musica che ha giustamente sorpresa ed incantata e la città e la Corte. È piena di grazia, di fondo, di novità, d'armonia, e sopratutto d'espressione. Tutto parla, sino a' violini e contrabassi. Io non ho fin ora in questo genere inteso cosa che m'abbia più persuaso.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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