All'eccellentissimo signor principe ed al signor marchese di Galatone le mie solite riverenti memorie. E pieno di rispetto e d'ossequio, mi confermo.
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A CARLO BROSCHI DETTO FARINELLO - MADRID
Vienna 27 Dicembre 1749.
Per servirvi in versi, non mi resta oggi tempo da scrivervi in prosa. Eccovi il componimento che desiderate, con la parte aggiunta. Non ci vuole che il gemello per farmi fare di questi disordini. La cosa non è così facile come voi l'immaginate: una parte di più non basta che stia bene da sé, bisogna che s'adatti al rimanente e che non sia un membro mostruoso d'un tutto ch'era ideato senza di lui. Basta, è fatto: e se si rappresenterà bene, dee fare il suo effetto. Non mi avete né pure lasciato il tempo che bisognava a farlo copiare: sa Dio se saprete discifrare il mio originale. Con più agio avrei forse trovata qualche grazietta di più; ma per ora contentatevi di quelle che ci sono.
Il piacere di sentirvi ristabilito dal terribile mal di gola che avete sofferto mi ha fatto trangugiar la pillola senza molta repugnanza. Mi consolo di conoscere nella vostra lettera la tranquilla situazione dell'animo vostro, argomento dell'ottimo stato della macchina ch'io desidero indissolubile.
Ho fatto buon uso della notizia che mi avete data del gradimento della vostra adorabile sovrana alla tenera memoria della mia. N'è ripiena la Corte, e se ne parla tuttavia. Oh Dio buono, perché non è stato sempre l'istesso?
Il tabacco non è ancor giunto, ma secondo le mie notizie non dee esser molto lontano da Vienna.
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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
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