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      Fra le grazie più distinte ch'ella potrà compartirmi sarà quella, che m'offre, di regolar l'inesperienza dell'avvocato mio fratello, troppo veramente novizio negli affari economici; onde vivamente glielo raccomando.
      Sarà per me un carissimo pegno della sua amicizia l'esempio, che la prego a darmi nelle sue lettere, d'un più confidente trattamento, almeno nell'interno delle medesime. E pieno intanto di gratitudine di tenerezza ed ossequio sono.
     
     
     
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      A GIOVANNI PATRIZIO DA GAMA - ROMA
     
      Vienna 7 Febbraio 1750.
     
      Quanto avrei da scrivere per ringraziarvi! Per mia buona sorte non ho tempo per farlo. Onde spero che voi in grazia dell'amicizia attribuirete all'angustia del breve spazio in cui sono obbligato a rispondere il difetto, che in altro uso sarebbe tutto dal canto mio. Io non attendevo meno dal vostro bel cuore: ve l'ho letto mille volte nel viso: ed esso la prima volta che v'abbracciai fu subito d'intelligenza col mio. Son superbo di non essermi ingannato, e sospiro occasioni e facoltà onde possiate anche voi a mio riguardo andar ripetendo lo stesso.
      Vi vedo così interessato ne' miei vantaggi, che temo d'offendervi raccomandandovi mio fratello: non lo raccomando dunque: vi suggerisco solo ch'io ho gran bisogno ch'ei sia tenuto per le maniche del saio dal signor d'Argenvillières e da voi.
      Vi prego di ritagliare in avvenire quel resto di ceremoniale, col quale contaminate l'interno delle vostre lettere. Io non voglio esser il primo, ma desidero che facciate voi la strada: sapete che qui si ricevono il sabato le lettere e tardi l'inverno.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





Febbraio Argenvillières