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      Ricevo nel medesimo giorno, nella vostra a cui rispondo, la prima di cambio della terza rimessa di fiorini quattromila e cinquecento. Questi signori Smitmer non ne hanno ancora avviso dal signor Rezzani d'Hamburgo; ma non è meraviglia, perché la lettera che viene a me fa giro molto minore; ed anche prima dell'avviso i signori Smitmer suddetti sarebbero pronti a somministrarmi il denaro, s'io ne avessi fretta. Ma per mia disgrazia non l'ho. Mi mancano ancora due cavalli almeno per giungere al numero di dodici; ed intanto che si fanno diligenze e ricerche per mare e per terra, temo che la principessa Liechtenstein perda la pazienza e mi preferisca qualche altro compratore. Onde ho ordinato all'Altfatter di concludere il contratto con questa dama, e condurre i cavalli in una delle sue stalle separata dalle altre ed ivi nutrirli ed averne cura a conto mio. Ho differito di farlo sin ora per risparmiarvi la spesa del mantenimento; ma voi sentite il pericolo che non ammette maggior economia.
      Nel carnevale non v'è stato modo di ridurre gli artefici ad un serio lavoro. Oggi incomincia la quaresima, e non darò quartiere alla loro pigrizia qui molto più pesante che altrove. Sùbito che gli arnesi sian terminati, gl'incamminerò per Trieste a Venezia, diretti a quel signor duca di Salas siccome suggerite. Intanto non crediate che tutte queste dilazioni ci sian dannose. Ancor che tutto fosse pronto, non si potrebbe pensar per ora a far marciare la carovana. I ghiacci e le nevi sono così eccessivi che sarebbe un volere assolutamente perdere tutti i cavalli il farli partire in questa stagione.


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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