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      Il risparmio che potrebbe sperarsi dal fare i cavalli una porzione del viaggio per mare è picciolissimo, se pur ve n'è. E tutti i periti dicono che cavalli grandi non sono da esporsi a tre per essi gravissimi pericoli, cioè all'imbarco, al trasporto ed al disimbarco. Sicché, salvo migliore esame, io credo che risolverò di mandarli sempre per terra.
      La contessa d'Althann, il maresciallo Vasquez ed il conte Esterhazi cordialmente vi salutano. Già vi parlai nelle mie antecedenti dell'inondazione del tabacco: non ne torno a parlare a voi per non seccarvi, ma ad ogni presa che ne gusto mi ricordo dell'amabile donatore.
      Stiamo in pace di date, perché con quella che avete replicata nell'ultima mi pagate l'altra dimenticata, ma non istiamo in pace d'amore, perché io amo più voi di quello che voi amate me. Addio.
     
     
     
      352
     
      AL CARDINALE CAMILLO PAOLUCCI - FERRARA
     
      Vienna 11 Febbraio 1750.
     
      Sarò brevissimo, perché duri meno all'Eccellenza Vostra la noia ed a me il rossore d'esserle così spesso importuno. L'annessa lettera è diretta al conte di Sangro: ella intende il resto della preghiera.
      La nostra augustissima sovrana gode dopo il suo parto quella pienezza di salute che i buoni le desiderano. L'unica e più recente nuova che corre è l'elezione del principe Esterhazi per ambasciatore a Napoli. È cavaliere amabile, ricco e generoso. Io gli faccio ottimo prognostico. La signora contessa d'Althann m'incarica delle solite commissioni, ed io pieno d'ossequio e di rispetto sono.
     
     
     
      353
     
      AD ANTONIO TOLOMEO TRIVULZIO - VENEZIA


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Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano
1954 pagine 1548

   





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