Vienna 14 Febbraio 1750.
Oh questa è veramente cosa da scriverne al paese. Come? Voi ridete de' miei malanni: e pretendete di darmi a credere che smaniate d'amore per me? Ditemi per carità che cosa fareste di peggio se in vece d'avermi, come asserite, nel core mi aveste destinato l'alloggio medesimo che assegna ai luminosi attori del Gran Theatro la vostra cinica inscrizione? Voi non siete uomo facinoroso, e non credo mai che vorreste imbrattarvi le mani di sangue poetico: onde il vostro mal talento non so che potesse suggerirvi a mio danno di più inumano che quella maligna compiacenza delle mie disperazioni, ostentata da voi come argomento di tenerezza. Basta: voi vi fidate su la mia teutonica tolleranza già per lungo uso contratta ed incallita alla prova di qualunque stimolo di vendetta. Perciò stuzzicate arditamente il vespaio: e non comprendete l'evidente pericolo ch'io faccia inorridire la più remota posterità con una viva pittura del vostro inumano carattere. Me ne sento per verità una violenta tentazione, ma, più cristiano di voi, la supero, vi abbraccio e vi perdono. Quando ci riconcilieremo co' nostri nemici, se non perdoniamo loro quest'anno?
La somiglianza poi che voi ritrovate fra voi e me è una idea platonica: voi ingrassate nelle faccende, ed io intisichisco: voi avete un protomartire ed un esercito di ministri subalterni, ed io, emulo del podestà di Sinigaglia, convien che supplisca non meno alle esecuzioni che a' comandi: voi potete rendere piane le montagne sguazzando fra l'abbondanza principesca, ed io trovo spinose tutte le vie più fiorite misurandomi con la penuria poetica: voi.
| |
Lettere
Parte prima
di Pietro Metastasio
Mondadori Editore Milano 1954
pagine 1548 |
|
|
Febbraio Gran Theatro Sinigaglia
|